lunedì 25 agosto 2008

Desiderata

Terra d'Otranto..una simpatica regista, il suo cane Gigi e una sua amica ci chiedono di accompagnarle in giro per case salentine alla ricerca della dimora adatta per girare un corto..Entriamo in casa della mitiche zie di una mia cara amica (nonchè colei che mi ospita ad Otranto e capace di essersi conquistata il titolo di coinquilina perfetta), vorrei dilungarmi sulla storie di queste mitiche zie ma andrei fuori tema..mentre gli altri esplorano la casa io vengo attratta dal muro, più precisamente da quello che era appeso al muro: una specie di poesia.
Inizio a leggere:
"Desiderata"
"Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio. Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti. Esponi la tua opinione, con tranquilla chiarezza, e ascolta gli altri: pur se noiosi e incolti, hanno anch'essi una loro storia.Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito. Se insisti nel confrontarti con gli altri, rischi di diventare borioso e amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te. Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce, un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo. Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d'inganni. Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l'amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde. Accetta docile la saggezza dell'età, lasciando con serenità le cose della giovinezza. Coltiva la forza d'animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine. Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stesso. Tu sei figlio dell'universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d'esistere. E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v'è dubbio che l'universo si stia evolvendo a dovere. Perciò sta' in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell'esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito. Nonostante i tuoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente. Sforzati d'essere felice."
Vi sareste mai aspettati di trovare scritte delle parole simili in un manoscritto del (la mia tastiera non scrive pi§ inumeri!!!) milleseicentonovantadue?????? Tra l?altro manoscritto cattolico trovato in un chiesa a Baltimora:::::ok la tastiera é del tutto partita:::cmq il concetto é se gia nel milleseicentonovantadue addirittura i cattolici(senza offesa per nessuno;ammiro la gente che crede) avevano capito come vivere poi perché l?abbiamo dimenticato?