mercoledì 30 luglio 2008

Leggere...

"Forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, leggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo. Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, queta è la verità. Un libro aperto è sempre la certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità. Una sporcheria. Però: dolcissima. Questo è importante, e sempre bisognerà ricordarlo, e tramandarlo, di volta in volta, da malato a malato, come un segreto, il segreto, che non sfumi mai nella rinuncia di nessuno o nella forza di nessuno, che sopravviva sempre nella memoria di almeno un'anima sfinita, e li suoni come un verdetto capace di far tacere chicchessia: leggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - un libro che inizia."



Io, anima sfinita, ripongo la mia vita e le mie paure fra le righe in cui si riversa la vita di qualcun altro. E ogni volta è una magia. Ogni volta ho voglia di restare così. Cercando in quelle parole la tranquillità, l'immobilità dei pensieri, tanto diversa dal movimento febbrile di tutto il resto. In silenzio, mi fermo. E niente più esiste per davvero. Almeno per un pò.

1 commento:

Rospetto ha detto...

come mancare dopo un post così.....magia e salvezza, musica e lettura...un mondo che è stato in grado di salvare me dal precipizio, dall'autodistruzione....mi manchi tanto...a presto presto