mercoledì 23 aprile 2008

Sogni e paure...dopo "I have a dream"


I have a dream. Bel titolo per un seminario, soprattutto per questo. Prima di parlare di sogni parliamo di paure, la mia paura più grande è quella di diventare apatica, di lasciarmi scivolare le cose addosso, in tutti i campi della vita. Ho paura di diventare un robot, che non pensa, agisce. E lo fa perchè qualcuno glielo ha imposto, perchè la società lo richiede. Non mi va. Per questo motivo non posso che apprezzare una persona (anzi più persone) con un sogno e con la voglia di concretizzarlo. Credo che insegnare, nel vero senso della parola, sia uno dei mestieri più difficili che esistano. Un buon insegnante non si limita ad insegnare dogmi presi chissà dove di chissà quale disciplina, un buon insegnante è come una guida, il suo insegnamento non è relegato alle sue ore di lezione. Soprattutto un buon insegnante ama insegnare; una lezione di una persona innamorata della sua disciplina e del trasmettere, per quanto possa essere difficile da seguire magari a causa dell'argomento, riesce ad entusiasmare, ad incuriosire, a far riflettere. E' rincuorante sapere che ci sono ancora insegnanti che mirano a questo, che mirano a formare una persona a tutto tondo, non solo interessati ad un cervello che incamera e ad una bocca che ripete. Ora bisogna solo sperare che dall'altra parte, ovvero dalla mia, da quella degli alunni, ci sia qualcuno che sappia apprezzare questi sforzi quelle rare volte che sono presenti. Forse sono gli scopi quelli che fanno la differenza: perchè un ventenne sceglie di buttarsi in un'impresa quasi titanica di un corso di laurea infinito? Qual è il suo scopo? Bhè io credo che se lo scopo è quello giusto, l'apprendere e il colllaborare, sia con i professori che tra di noi, diventerà presto l'unico modo di proseguire questa strada, di buttarci nella nostra scelta. O forse è solo un sogno. Per ora vorrei solo essere meno timorosa di esporre le mie idee, perchè anche l'atto di coraggio di uno di noi che dice ciò che pensa, giusto o sbagliato che sia, è un inizio di collaborazione.
P.S.:L'immagine è dedicata al prof Iarf...che me lo insegna????

3 commenti:

Matteo ha detto...

Anch'io voglio imparare a far girare le palle (in parte ci sto già riuscendo, vero?) in aria... bel post! condivido!ja

madda ha detto...

Pippi mi piaci!!!!Mi piaci proprio!!!Si, mi dai giusto giusto l'idea di chi crede nei propri sogni e che lotterà per realizzali!!!!Forza, allora!!!Faccio il tifo per te!

Andreas Formiconi ha detto...

si potrebbe fare un seminario apposta :-D